Chi sono gli influencer? Come potrebbero aiutarci?

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L’influencer marketing è ormai diventato un settore in grande espansione. Sicuramente personaggi come Chiara Ferragni sono stati dei pionieri che hanno poi creato dei cloni in altri settore come il food, interior design, sport e tech.

Cosa scelgono i brand?

Di solito quando i brand o aziende di medio livello scelgono di approcciare la vendita di un prodotto o servizio solitamente si rivolgono a 3 macro categorie di influencer:

  • Mega influencer (i big come Chiara Ferragni)
  • Influecer di medio livello
  • Micro influener (piccoli influencer locali/regionali)

Ma per le piccole/medie imprese cosa è consigliato? Ovviamente per termini di costi il micro-influencer. Potrebbe essere lo chef del ristorante in centro città piuttosto che il direttore formativo di una scuola di design. Quello che conta è la pertinenza dell’influencer con il business dell’azienda e un minimo di seguito accettabile in termini di followers. Successivamente si potrà pensare di investire in influencer di medio-livello.

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Advertising a pagamento e influencer

Una buona combinazione per una piccola medio-impresa è combinare il coinvolgimento di un micro-influencer con l’acquisto di un adv a pagamento coprendo, magari, delle specifiche zone vicine all’attività o una nicchia di utenti ben precisa. In questo modo oltre ad avere un testimonial, focalizziamo il nostro messaggio solo ad una fetta precisa di utenti, con l’intento di creare engagment utile alla crescita del nostro profilo.


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